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Efficacia degli screening con risonanza magnetica mammaria e mammografia in persone sopravvissute a linfoma di Hodgkin


Le attuali lineeguida raccomandano la risonanza magnetica mammaria in aggiunta alla mammografia per lo screening del carcinoma mammario in donne sopravvissute a tumore, e trattate con irradiazione toracica in giovane età, a partire da 8 a 10 anni dopo il trattamento.

Mancano dati prospettici che valutino l’efficacia di questa strategia in donne sopravvissute a un tumore.

È stato condotto uno studio per confrontare sensibilità e specificità della risonanza magnetica mammaria con quelle della mammografia in donne sottoposte a irradiazione toracica per il linfoma di Hodgkin.

Sono state arruolate 148 donne trattate con irradiazione toracica per linfoma di Hodgkin a un’età uguale o inferiore a 35 anni per le quali erano trascorsi più di 8 anni dal trattamento.

Nel corso di un periodo di 3 anni sono state effettuate, annualmente, risonanza magnetica mammaria e mammografia.

Sono state confrontate sensibilità e specificità delle due modalità di screening.

Nello screening sono state effettuate 63 biopsie in 45 donne; 18 ( 29% ) hanno mostrato un tumore maligno.

Tutti i tumori identificati con lo screening tranne 1 erano tumori alla mammella linfonodo-negativi pre-invasivi o al di sotto del centimetro.

Dopo l’esclusione del primo screening con risonanza magnetica e mammografia, la sensibilità della mammografia è stata del 68% rispetto al 67% della risonanza magnetica ( P=1.0 ).

La sensibilità è salita al 94% utilizzando entrambe le modalità di screening.

La specificità della sola mammografia, della sola risonanza magnetica ed entrambe sono state, rispettivamente, pari a 93%, 94% e 90%,.

In conclusione, a differenza delle donne con rischio genetico o familiare, nelle sopravvissute a linfoma di Hodgkin la risonanza magnetica mammaria non è risultata più sensibile della mammografia per l’identificazione del carcinoma alla mammella.
Tuttavia, le due modalità di screening si completano a vicenda nell’identificazione di casi precoci di malattia.
La diagnosi precoce è particolarmente importante in queste pazienti, date le difficoltà di trattamento del tumore mammario in pazienti che hanno già ricevuto una precedente terapia oncologica. ( Xagena2013 )

Ng AK et al, J Clin Oncol 2013; 31: 2282-2288

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