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Mutazioni del driver e prognosi nella mielofibrosi primaria: studio Mayo-Careggi MPN Alliance


La scoperta del 2013 delle mutazioni della calreticulina ( CALR ) nelle neoplasie mieloproliferative è stata accompaganta dalla loro associazione con una sopravvivenza più lunga nella mielofibrosi primaria.

Studi successivi hanno indicato una distinzione prognostica tra mutazioni CALR di tipo 1/like e tipo 2/like ed effetto negativo dello stato mutazionale triplo negativo.

Tra 709 pazienti della Mayo Clinic con mielofibrosi primaria, 467 ( 66% ) portavano mutazioni JAK2, 112 ( 16% ) CALR tipo 1/like, 24 ( 3.4% ) CALR tipo 2/like, 38 ( 5.4% ) mutazioni MPL e 68 ( 10% ) erano triplo-negativi.

La sopravvivenza è stata più lunga con CALR tipo 1/like, rispetto a JAK2 ( hazard ratio, HR=2.6 ), CALR tipo 2/like ( HR=2.5 ), MPL ( HR=1.8 ) e stato mutazionale triplo negativo ( HR=2.4 ), ma per il resto simili tra gli stati mutazionali CALR non-tipo 1/like ( P=0.41 ).

Nell'analisi multivariata, l'assenza di CALR tipo 1/like ( P minore di 0.001; HR=2 ), la presenza di mutazioni ASXL1 / SRSF2 ( P minore di 0.001; HR=1.9 ) e DIPSS-plus ( P minore di 0.001 ) sono state entrambi predittivi di sopravvivenza inferiore.

Inoltre, tra 210 pazienti con mutazioni ASXL1 / SRSF2, la sopravvivenza è risultata significativamente più lunga nella presenza rispetto all'assenza di mutazioni CALR di tipo 1/like ( mediana 5.8 vs 2.9 anni; P minore di 0.001 ).

Lo stato triplo negativo non ha rivelato ulteriori informazioni prognostiche per la sopravvivenza globale o libera da leucemia.

Le osservazioni riguardanti la distinzione prognostica tra varianti di mutazione CALR sono state validate in una coorte esterna di 386 pazienti dall'ospedale Careggi di Firenze.

In conclusione, le mutazioni CALR di tipo 1/like nella mielofibrosi primaria non solo predicono una sopravvivenza superiore, ma anche parzialmente modificano l'effetto dannoso delle mutazioni ad alto rischio molecolare. ( Xagena2018 )

Tefferi A et al, Am J Hematol 2018; 93: 348-355

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